Giordania, gruppo armato prende in ostaggio turisti nel castello di Karak dopo sparatoria - Rai News: "Sono sette, tra cui una turista canadese, le persone uccise da un gruppo armato che poi si è barricato con ostaggi nel Castello di Karak, 120 chilometri a sud di Amman. Lo riferisce la sicurezza giordana, aggiungendo che le altre vittime sono quattro poliziotti e due civili giordani. Diverse altre persone sono rimaste ferite.
Un numero imprecisato di ostaggi è stato liberato: lo scrive il corrispondente di al Arabya in un tweet, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Secondo indiscrezioni locali tutti gli ostaggi sarebbero stati liberati dalle forze di sicurezza giordane.
Secondo altri polizia avrebbe liberato 10 persone, tra cui alcuni turisti, ma vi sarebbero ancora alcune persone all'interno del castello da dove gli aggressori stanno sparando.
"Il gruppo armato ha attaccato i poliziotti di pattuglia sparando da una casa ed è poi fuggito a bordo di automobili. Durante la fuga il gruppo si è ha attaccato un'altra pattuglia di agenti, causando altre vittime", ha spiegato la polizia. Gli uomini armati si sono rifugiati nella fortezza medievale, da dove hanno sparato contro un commissariato, "ferendo diversi poliziotti e passanti che sono stati trasportati in ospedale", si legge in un comunicato. Il castello è stato circondato da polizia e forze di sicurezza, che hanno effettuato un blitz. Il gruppo armato sarebbe stato composto da "cinque o sei uomini".
Parlando in Parlamento, il premier giordano Hani al-Malki aveva detto spiegato che le forze speciali e la polizia avevano accerchiato 10 uomini armati.
Non è chiaro chi ci sia dietro l'attacco. In passato la Giordania, che partecipa alla coalizione internazionale a guida Usa che combatte l'Isis in Siria e in Iraq, è stata colpita da attacchi di matrice jihadista e nel 2014 il pilota di un caccia, catturato in Siria, fu bruciato vivo dai miliziani dell'Isis e l'esecuzione fu filmata in un video che fece il giro del mondo.
La Giordania è fra i pochi Stati arabi che si sono uniti alla campagna aerea della coalizione anti Isis guidata dagli Stati Uniti in Siria.. Le autorità sono sempre più preoccupate per il crescere di profili che sostengono l'islam radicale e per il sostegno a gruppi jhadisti in alcune aree del Paese. "
Un numero imprecisato di ostaggi è stato liberato: lo scrive il corrispondente di al Arabya in un tweet, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Secondo indiscrezioni locali tutti gli ostaggi sarebbero stati liberati dalle forze di sicurezza giordane.
Secondo altri polizia avrebbe liberato 10 persone, tra cui alcuni turisti, ma vi sarebbero ancora alcune persone all'interno del castello da dove gli aggressori stanno sparando.
"Il gruppo armato ha attaccato i poliziotti di pattuglia sparando da una casa ed è poi fuggito a bordo di automobili. Durante la fuga il gruppo si è ha attaccato un'altra pattuglia di agenti, causando altre vittime", ha spiegato la polizia. Gli uomini armati si sono rifugiati nella fortezza medievale, da dove hanno sparato contro un commissariato, "ferendo diversi poliziotti e passanti che sono stati trasportati in ospedale", si legge in un comunicato. Il castello è stato circondato da polizia e forze di sicurezza, che hanno effettuato un blitz. Il gruppo armato sarebbe stato composto da "cinque o sei uomini".
Parlando in Parlamento, il premier giordano Hani al-Malki aveva detto spiegato che le forze speciali e la polizia avevano accerchiato 10 uomini armati.
Non è chiaro chi ci sia dietro l'attacco. In passato la Giordania, che partecipa alla coalizione internazionale a guida Usa che combatte l'Isis in Siria e in Iraq, è stata colpita da attacchi di matrice jihadista e nel 2014 il pilota di un caccia, catturato in Siria, fu bruciato vivo dai miliziani dell'Isis e l'esecuzione fu filmata in un video che fece il giro del mondo.
La Giordania è fra i pochi Stati arabi che si sono uniti alla campagna aerea della coalizione anti Isis guidata dagli Stati Uniti in Siria.. Le autorità sono sempre più preoccupate per il crescere di profili che sostengono l'islam radicale e per il sostegno a gruppi jhadisti in alcune aree del Paese. "
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