domenica 16 ottobre 2016

Siria, lo strappo di Hollande con Putin è un favore a Erdogan

Siria, lo strappo di Hollande con Putin è un favore a Erdogan: "Giusto ieri Vladimir Putin ha annullato la sua visita in Francia, dove avrebbe dovuto discutere con il presidente François Hollande: questi infatti con un messaggio sibillino aveva messo in dubbio l'utilità di un incontro tra i due capi di Stato per il processo di pace in Siria. Addirittura si è parlato di sanzioni contro Mosca: la prima a farlo è stata il cancelliere tedesco Angela Merkel con il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, che ha rincarato la dose: "La Russia deve essere indagata per crimini di guerra ad Aleppo".

Pur senza citare Donald Trump, il presidente russo si è detto però pronto a instaurare in futuro "relazioni amichevoli con una potenza ed un'economia così grande come gli Usa" dando così un assist indiretto al candidato repubblicano alla Casa Bianca. Sempre oggi, dopo che la Russia nei giorni scorsi ha espresso l'interesse a riaprire basi a Cuba e in Vietnam, Putin ha invocato il ripristino della cooperazione con i Paesi africani, anche se, ha sottolineato, non alle condizioni dell'epoca sovietica. Secondo le informazioni raccolte dall'inviato Fabrizio Dragosei del Corriere della Sera, siamo di fronte ad una crisi che rischia di sfociare nella terza guerra mondiale, nucleare e atomica. "Sono gli Stati Uniti che stanno destabilizzando il mondo; la Russia si difende". Da parte sua gli Stati Uniti e altri paesi del Consiglio di sicurezza, tra cui Francia e Regno Unito, sostengono le fazioni ribelli moderate e accusano la Russia di favorire l'uccisione di civili siriani con il pretesto della lotta contro gli estremisti. In realtà ci sono un quarto (i curdi) e un quinto contendente (l'Iran), in una mappa che vede contrapposto il blocco sunnita-sciita (e che lascia in secondo piano lo sterminio che sta avvenendo in Yemen dove l'Arabia Saudita e i suoi alleati sta massacrando un'intera popolazione). La situazione è precipitata sabato scorso quando la Russia ha opposto il suo veto all'Onu a una bozza di risoluzione francese che prevede la cessazione dei bombardamenti su Aleppo presentando un testo diverso. L'amministrazione Usa formula quello che le serve e poi insiste che sia eseguito. Solo che stavolta, le conseguenze potrebbero essere devastanti.

Gli esperti ora non sanno cosa aspettarsi dalla risposta di Washington ora che i suoi rapporti con la Russia hanno raggiunto il punto peggiore degli ultimi decenni - soprattutto perché è improbabile che Mosca, con la sua influenza crescente in Medio Oriente e le accuse di hacking all'interno delle Elezioni USA, faccia qualcosa per appianare la situazione. Una visita preparata da tempo, ma che martedì mattina è stata improvvisamente annullata: "Non avverrà", ha confermato una fonte del Cremlino citata dall'agenzia Tass.

In questo contesto rispunta sempre più forte il mito dell'impero russo, versione aggiornata della leggenda ottocentesca per cui i russi sarebbero un popolo di schiavi destinati a un padre-padrone."


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