Settemila imprenditori dal Papa - Giubileo - ANSA.it: "Un Giubileo voluto con passione, non previsto nel calendario iniziale, quello che vedrà da domani riuniti gli imprenditori di Confindustria. "Fare insieme": è questo lo slogan scelto per questa due giorni che, dopo una giornata di analisi e riflessione che si terrà domani, vedrà sabato 27 febbraio settemila imprenditori dal Papa.
"È la prima volta in più di 100 anni di storia: il popolo di Confindustria, oltre 7.000 imprenditori, sarà in Sala Nervi per incontrare il Santo Padre. Lo abbiamo chiamato Giubileo dell'Industria - dice all'ANSA il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi -, proprio per dare il segno di un evento per noi particolarissimo, in un anno particolare anche per la Chiesa. Oggi il compito che gli imprenditori hanno è molto più grande di quanto non fosse in passato. C'è una crisi di fiducia che ha colpito soprattutto le famiglie e i giovani. E la risposta a questa crisi può arrivare dall'impresa e dal lavoro, che vuol dire restituire speranza e dignità. Abbiamo una responsabilità morale - sottolinea ancora Squinzi - cui non vogliamo sottrarci, per questo andiamo ad ascoltare le parole del Santo Padre, con l'orgoglio del nostro impegno, dell'essere imprenditori, ma con l'umiltà di chi vuole mettersi al servizio del bene comune".
L'evento è unico nel suo genere: un'udienza del Papa destinata tutta agli industriali non c'era mai stata, come detto dallo stesso presidente di Confindustria, e in questo Giubileo, dedicato alla misericordia, sono poche le 'categorie' che avranno un loro momento. Tra queste proprio quel mondo dell'industria, dei datori di lavoro, spesso anche messo in discussione dal Papa, in nome di una società che sia solidale e superi la logica dello "scarto". Ma le imprese, in questa crisi che sembra non finire, cercano appunto un nuovo senso "sociale", un ruolo ben preciso nella 'ricostruzione' del Paese che è prima di tutto etica piuttosto che meramente economica. E quello che comunque sta loro più a cuore è un ritorno al valore dell'economia reale, che superi la corsa alla speculazione, che ha messo in ginocchio le economie del mondo.
Prima dell'incontro con il Papa, sabato mattina nell'Aula Paolo VI in Vaticano, domani gli imprenditori cominceranno il loro Giubileo con un momento di riflessione sul tema "Fare insieme. Etica e impresa nella società connessa e globale". Interverranno in mattinata Alberto Quadrio Curzio, il card. Domenico Calcagno, il rettore della Luiss Massimo Egidi, mons. Dario Viganò, Prefetto della Segreteria per le Comunicazioni. Nel pomeriggio la parola al card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei migranti, il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, e, prima delle conclusioni del card. Gianfranco Ravasi, l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi. Conclude il presidente Squinzi. "
"È la prima volta in più di 100 anni di storia: il popolo di Confindustria, oltre 7.000 imprenditori, sarà in Sala Nervi per incontrare il Santo Padre. Lo abbiamo chiamato Giubileo dell'Industria - dice all'ANSA il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi -, proprio per dare il segno di un evento per noi particolarissimo, in un anno particolare anche per la Chiesa. Oggi il compito che gli imprenditori hanno è molto più grande di quanto non fosse in passato. C'è una crisi di fiducia che ha colpito soprattutto le famiglie e i giovani. E la risposta a questa crisi può arrivare dall'impresa e dal lavoro, che vuol dire restituire speranza e dignità. Abbiamo una responsabilità morale - sottolinea ancora Squinzi - cui non vogliamo sottrarci, per questo andiamo ad ascoltare le parole del Santo Padre, con l'orgoglio del nostro impegno, dell'essere imprenditori, ma con l'umiltà di chi vuole mettersi al servizio del bene comune".
L'evento è unico nel suo genere: un'udienza del Papa destinata tutta agli industriali non c'era mai stata, come detto dallo stesso presidente di Confindustria, e in questo Giubileo, dedicato alla misericordia, sono poche le 'categorie' che avranno un loro momento. Tra queste proprio quel mondo dell'industria, dei datori di lavoro, spesso anche messo in discussione dal Papa, in nome di una società che sia solidale e superi la logica dello "scarto". Ma le imprese, in questa crisi che sembra non finire, cercano appunto un nuovo senso "sociale", un ruolo ben preciso nella 'ricostruzione' del Paese che è prima di tutto etica piuttosto che meramente economica. E quello che comunque sta loro più a cuore è un ritorno al valore dell'economia reale, che superi la corsa alla speculazione, che ha messo in ginocchio le economie del mondo.
Prima dell'incontro con il Papa, sabato mattina nell'Aula Paolo VI in Vaticano, domani gli imprenditori cominceranno il loro Giubileo con un momento di riflessione sul tema "Fare insieme. Etica e impresa nella società connessa e globale". Interverranno in mattinata Alberto Quadrio Curzio, il card. Domenico Calcagno, il rettore della Luiss Massimo Egidi, mons. Dario Viganò, Prefetto della Segreteria per le Comunicazioni. Nel pomeriggio la parola al card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei migranti, il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, e, prima delle conclusioni del card. Gianfranco Ravasi, l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi. Conclude il presidente Squinzi. "
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