domenica 12 luglio 2015

Bozza Eurogruppo, senza riforme niente negoziati con Atene - Il Sole 24 ORE

Bozza Eurogruppo, senza riforme niente negoziati con Atene - Il Sole 24 ORE: "BRUXELLES - I negoziati con la Grecia per un terzo piano di salvataggio non verranno ripresi fino a quando Atene non avvierà importanti riforme, a partire da Iva e pensioni, e non rafforzerà l'indipendenza del suo ufficio di statistica. È quanto si legge in una bozza del documento dell'Eurogruppo tuttora in discussione. Nessun accenno sulla possibilità che la Grecia possa uscire temporaneamente dall'Euro, per un periodo limitato di 5 anni, così come aveva chiesto il ministro delle Finanze tedesco Schäuble.
Tale documento dovrebbe essere la base di partenza per la discussione all’Eurosummit tra i capi di Stato e di Governo dei 19 in agenda oggi dopo l’Eurogruppo.

Nel documento, visionato dall’agenzia Reuters, si legge che le condizioni poste nel documento non consentono ai ministri dell'Eurogruppo di prendere una decisione, chiedendo di fatto un passaggio per il parlamento di Atene. «L'Eurogruppo - si legge nella nozza - è giunto alla conclusione che non ci sono ancora le basi per iniziare i negoziati su un nuovo programma». Per far partire il dialogo, i ministri vogliono che la Grecia proceda nella riforma dell'Iva e delle pensioni, ampli la sua base imponibile per incrementare le entrate e rafforzi l'indipendenza dell'Elstat, l'agenzia di statistica greca. «Solo successivamente all'attuazione di tali misure», si legge nella bozza del documento, si può quindi riprendere il negoziato.

Altre fonti accennavano alla possibilità che nella bozza in discussione all'Eurogruppo si proponessero diverse soluzioni per la Grecia, tra cui la possibilità di considerare una «uscita temporanea» dalla zona euro. Ipotesi, inserita tra parentesi, voluta da Schäuble. L’ipotesi al momento è stata smentita.

Le posizioni del ministro tedesco sono da tempo tra le più intransigenti con la Grecia. Negli ultimi mesi, da quando è cambiato il governo ellenico con l’arrivo al potere di Tsipras, la linea di Schäuble si è ulteriormente irrigidita tanto che secondo diverse fonti si è allontanato dalle posizioni della cancelliera Angela Merkel, che invece continua a preferire la ricerca di un compromesso con Atene. Non va dimenticato però che è lei a guidare il Govero e in ultima analisi è lei a decidere.

Tensione Draghi-Schäuble. Bce: solo uno scambio di vedute
Secondo diverse fonti, la riunione di ieri sera è stata sospesa dal presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, per evitare che si riscaldasse troppo il clima, dopo uno scontro verbale proprio fra Schäuble e il presidente della Bce Mario Draghi.
A quanto pare, Draghi stava parlando della questione della sostenibilità del debito pubblico greco, e ricordando l’«haircut» (il taglio di una parte del debito di Atene detenuto dalle banche private) del 2012, quando Schäuble lo avrebbe interrotto a muso duro, chiedendogli: «Mi prende per uno stupido?».
«Non c’è stato nessuno scontro» fra Draghi e il ministro delle Finanze tedesco, ma «solo uno scambio di vedute durante il dibattito», precisano fonti Bce.

Schäuble è contrario alla proposta - che per i greci è vitale e a cui Draghi dovrebbe essere favorevole - di far acquistare all'Esm i titoli di Stato detenuti dalla Bce per circa 18 miliardi di euro, in modo da poterne riscadenzare i rimborsi.
Ma c'è anche altro: se non ci sarà accordo per la riapertura dei negoziati con Atene, la Bce sarà costretta a chiudere del tutto per la Grecia i rubinetti dell'Ela (la liquidità d'emergenza per le banche, prosciugate dalla fuga dei capitali nelle ultime settimane e tuttora sottoposte a severe limitazioni dei prelievi), strangolando, di fatto, l'economia nazionale e costringendo probabilmente Atene a uscire dall'Eurozona. "


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