venerdì 12 giugno 2015

Roma, il Governo pensa al prefetto Gabrielli per gli appalti del Giubileo. Il Campidoglio: misure non decise - Il Sole 24 ORE

Roma, il Governo pensa al prefetto Gabrielli per gli appalti del Giubileo. Il Campidoglio: misure non decise - Il Sole 24 ORE: "Gli appalti del Giubileo saranno probabilmente gestiti dal prefetto Franco Gabrielli. Il Comune di Roma e il suo sindaco Ignazio Marino potrebbero essere di fatto “commissariati” per l’evento, dopo la vicenda dell’inchiesta per Mafia capitale. Lo ha deciso il Governo come è scritto nella bozza del «decreto del presidente del Consiglio dei ministri (...) per il raccordo operativo tra le amministrazioni coinvolte nella realizzazione del Giubileo straordinario della misericordia» . Dovrebbe quindi toccare al prefetto della città, Franco Gabrielli, il ruolo di coordinatore per gli appalti legati al Giubileo straordinario per i quali è prevista una spesa di circa 500 milioni di euro.

Gentiloni: «Ancora nessuna decisione presa»
Il decreto era pronto già per il Consiglio dei ministri di ieri senza alcun riferimento diretto al prefetto, ma è saltato all’ultimo momento. Tanto che oggi il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha affermato che «non sono ancora state prese decisioni» sulla possibilità di affidare la regia del Giubileo straordinario a Gabrielli. I motivi dello stop al dl sarebbero più tecnici che politici: i 500 milioni di euro sul piatto non sono fondi statali, ma comunali, recuperati dalla copertura del debito di Roma e anche dalla cessione di alcuni immobili a Cassa depositi e prestiti. Non sono ancora stati stanziati: avrebbero dovuto essere previsti ieri nel decreto enti locali. In quanto fondi comunali, bisogna giustificare l’affidamento dell’incarico a Gabrielli, che “usurperebbe” un legittimo potere del sindaco. E occorre anche risolvere il “conflitto d’interessi” per Gabrielli che, in quanto prefetto, dovrà pronunciarsi entro luglio sull’eventuale necessità di commissariare Roma per mafia.


Il Campidoglio: misure non ancora prese
Il Campidoglio, in una nota, ha tenuto a sottolineare la sintonia con l’esecutivo. «Le frasi virgolettate attribuite al sindaco di Roma in alcuni articoli comparsi oggi, a proposito dell’irritazione nei confronti del Governo sull’organizzazione del Giubileo - spiega l’amministrazione capitolina - non sono mai state pronunciate da Ignazio Marino e sono quindi prive di fondamento». E ancora, nel merito: «A partire da esse, appare dunque del tutto arbitraria la costruzione di qualsivoglia retroscena su misure amministrative che non sono ancora state prese, e su cui Comune e Governo lavorano insieme da tempo».

La mossa di Renzi
È chiaro però che la mossa del premier Matteo Renzi segnerebbe una discontinuità rispetto al sostegno totale e incondizionato espresso finora dal Pd a Marino. Soltanto ieri il presidente del partito e commissario capitolino del Pd, Matteo Orfini, durante la direzione romana dei dem, aveva sottolineato che le dimissioni del sindaco «sono un’ipotesi che non esiste» e che «le amministrazioni Marino e Zingaretti (alla Regione Lazio, ndr) hanno iniziato a contrastare i fenomeni criminali in questa città, quindi devono andare avanti sul buon lavoro fatto». Ma il ragionamento in casa democratica è stato un altro: l’esigenza di affiancare il primo cittadino in un momento delicatissimo, in cui alla lotta per la trasparenza e la pulizia dell’amministrazione si affiancherà la gestione di un evento mondiale come il Giubileo.

Le reazioni in Campidoglio
Il problema è anche convincere Marino della necessità dell’affiancamento. Ieri, nel corso di un’intervista in un forum del Messaggero, oggi sul quotidiano, il sindaco ha detto chiaramente: «Abbiamo fatto un’opera di demolizione del sistema, ora si può iniziare la ricostruzione». E ha indicato proprio nelle risorse in arrivo per il Giubileo l’occasione per far ripartire la città: «Degrado, trasporti e viabilità sono le priorità con i fondi del Giubileo. Sono fortemente convinto che con la sfida del Giubileo e di Roma 2024 sia importante avere una Giunta capace e preparata, che agisca con determinazione»."


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