Camminando in silenzio sulla Via degli Abati: "La Via degli Abati è un cammino attraverso le cime appenniniche, utilizzato fin dal VII secolo, soprattutto da chi viaggiava a piedi, quale tragitto più breve per raggiungere Roma e la sede del pontefice dai paesi del nord Italia. L’itinerario, utilizzato già dai sovrani longobardi prima della conquista della Cisa, controllata dai bizantini, toccava anche l’abbazia di Bobbio, dove i pellegrini diretti a Roma, provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche, passavano a venerare le spoglie di San Colombano, grande abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo. Per questo, già in età longobarda, lungo il percorso sorgevano i primi e caratteristici “hospitales” di San Colombano.
Il celebre pellegrinaggio è stato riportato alla luce negl’anni ’90 da Giovanni Magistretti, noto studioso piacentino. Tuttavia, bisognerà attendere il 2011 per la pubblicazione della prima “Cartoguida della Via degli Abati”, realizzata con la collaborazione dell’Istituto per geometri "Tramello” di Piacenza, delle sezioni CAI locali e delle Amministrazioni locali. Oggi, grazie a quest’opera di recupero, il tracciato misura circa 190 chilometri e risulta essere molto più impegnativo della più nota Via Francigena: si snoda, infatti, per sentieri e mulattiere attraversando valli e crinali per un dislivello complessivo di oltre 5000 metri. La via parte da Pavia e attraversa Caminata, Pometo, Canevino, sale verso Bobbio, per proseguire verso Bardi, attraversare Borgo Val di Taro e scendere a Pontremoli.
L’itinerario, che può essere senza dubbio considerato come la variante Appenninica della Via Francigena, si sviluppa quasi completamente su strade non asfaltate. Inoltre, dal maggio 2008 tra le meraviglie di questo percorso escursionistico si corre la “The Abbots Way”, la ultra-maratona da Pontremoli a Bobbio, ideata ed organizzata da Elio Piccoli, maratoneta e presidente dei “Lupi d’Appennino”. Sul sito web di riferimento www.viadegliabati.com sono disponibili tutte le informazioni sull’itinerario, le strutture di accoglienza, il Certificato di Passaggio, i punti di informazione e le modalità per la richiesta delle carto- guide."
Il celebre pellegrinaggio è stato riportato alla luce negl’anni ’90 da Giovanni Magistretti, noto studioso piacentino. Tuttavia, bisognerà attendere il 2011 per la pubblicazione della prima “Cartoguida della Via degli Abati”, realizzata con la collaborazione dell’Istituto per geometri "Tramello” di Piacenza, delle sezioni CAI locali e delle Amministrazioni locali. Oggi, grazie a quest’opera di recupero, il tracciato misura circa 190 chilometri e risulta essere molto più impegnativo della più nota Via Francigena: si snoda, infatti, per sentieri e mulattiere attraversando valli e crinali per un dislivello complessivo di oltre 5000 metri. La via parte da Pavia e attraversa Caminata, Pometo, Canevino, sale verso Bobbio, per proseguire verso Bardi, attraversare Borgo Val di Taro e scendere a Pontremoli.
L’itinerario, che può essere senza dubbio considerato come la variante Appenninica della Via Francigena, si sviluppa quasi completamente su strade non asfaltate. Inoltre, dal maggio 2008 tra le meraviglie di questo percorso escursionistico si corre la “The Abbots Way”, la ultra-maratona da Pontremoli a Bobbio, ideata ed organizzata da Elio Piccoli, maratoneta e presidente dei “Lupi d’Appennino”. Sul sito web di riferimento www.viadegliabati.com sono disponibili tutte le informazioni sull’itinerario, le strutture di accoglienza, il Certificato di Passaggio, i punti di informazione e le modalità per la richiesta delle carto- guide."
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