Vaticano: attività finanziaria, più controlli e collaborazione internazionale: "Per il terzo anno l’Autorità di Informazione Finanziaria (Aif) della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano ha presentato il proprio Rapporto annuale per il 2014 sull’attività di informazione finanziaria e di vigilanza per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. A illustrarlo René Brulhart, presidente dell’AIF e il dott. Tommaso Di Ruzza, direttore dell’Aif. Il servizio di Francesca Sabatinelli:
147 segnalazioni di attività sospette nel 2014, 55 in meno del 2013. A documentarlo è il terzo rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, che spiega come in caso di sospetto di “attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo” l’Autorità trasmetta i rapporti all’Ufficio del promotore di giustizia presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano: sette quelli trasmessi lo scorso anno. Tommaso Di Ruzza, direttore dell'Aif:
"I potenziali reati, presentati alla nostra autorità giudiziaria, sono in gran parte casi di tentata frode o casi di tentata evasione fiscale grave".
C’è tendenza al consolidamento dei meccanismi di segnalazione, ha spiegato Di Ruzza, che ha anche precisato come il picco del 2013 sia dipeso dal lavoro interno allo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, per la revisione e la chiusura di rapporti e conti. L’ispezione, si legge ancora nel rapporto, condotta nel primo quadrimestre del 2014, “non ha rilevato l’esistenza di lacune essenziali da parte dello Ior”. Ancora Di Ruzza:
"Non ha evidenziato criticità fondamentali o strutturali, ma al tempo stesso, come di norma può accadere in questo tipo di ispezioni, è chiaro il ciclo di ispezione si è concluso con un piano di azione che nei successivi mesi sarà monitorato dalle attività di vigilanza in settori strategici per l’antiriciclaggio, quindi: valutazione dei rischi, adeguata verifica della clientela, trasferimenti internazionali di denaro e così via".
Sul piano dell'attività internazionale, l'Aif, nella sua qualità di autorità di intelligence finanziaria, ha “rafforzato massicciamente la cooperazione internazionale”, ha aggiunto il presidente René Brulhart. Nel 2014 si sono sottoscritti “Protocolli d’intesa con le altre Unità di Informazione Finanziaria di 13 Paesi, inclusi Australia, Francia e Regno Unito, nonché con le Autorità di Regolamentazione di Germania, Lussemburgo e Stati Uniti d’America”. “Un’intensificazione di cooperazione sia su impulso dell'Aif e sia su richieste provenienti da Unità di Informazione Finanziaria estere” , ha spiegato Di Ruzza, che ha auspicato una prossima formalizzazione di cooperazione e scambi di informazione con Bankitalia, con la quale, ha precisato, c'è un "buon grado di dialogo e di reciproca fiducia”."
147 segnalazioni di attività sospette nel 2014, 55 in meno del 2013. A documentarlo è il terzo rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, che spiega come in caso di sospetto di “attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo” l’Autorità trasmetta i rapporti all’Ufficio del promotore di giustizia presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano: sette quelli trasmessi lo scorso anno. Tommaso Di Ruzza, direttore dell'Aif:
"I potenziali reati, presentati alla nostra autorità giudiziaria, sono in gran parte casi di tentata frode o casi di tentata evasione fiscale grave".
C’è tendenza al consolidamento dei meccanismi di segnalazione, ha spiegato Di Ruzza, che ha anche precisato come il picco del 2013 sia dipeso dal lavoro interno allo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, per la revisione e la chiusura di rapporti e conti. L’ispezione, si legge ancora nel rapporto, condotta nel primo quadrimestre del 2014, “non ha rilevato l’esistenza di lacune essenziali da parte dello Ior”. Ancora Di Ruzza:
"Non ha evidenziato criticità fondamentali o strutturali, ma al tempo stesso, come di norma può accadere in questo tipo di ispezioni, è chiaro il ciclo di ispezione si è concluso con un piano di azione che nei successivi mesi sarà monitorato dalle attività di vigilanza in settori strategici per l’antiriciclaggio, quindi: valutazione dei rischi, adeguata verifica della clientela, trasferimenti internazionali di denaro e così via".
Sul piano dell'attività internazionale, l'Aif, nella sua qualità di autorità di intelligence finanziaria, ha “rafforzato massicciamente la cooperazione internazionale”, ha aggiunto il presidente René Brulhart. Nel 2014 si sono sottoscritti “Protocolli d’intesa con le altre Unità di Informazione Finanziaria di 13 Paesi, inclusi Australia, Francia e Regno Unito, nonché con le Autorità di Regolamentazione di Germania, Lussemburgo e Stati Uniti d’America”. “Un’intensificazione di cooperazione sia su impulso dell'Aif e sia su richieste provenienti da Unità di Informazione Finanziaria estere” , ha spiegato Di Ruzza, che ha auspicato una prossima formalizzazione di cooperazione e scambi di informazione con Bankitalia, con la quale, ha precisato, c'è un "buon grado di dialogo e di reciproca fiducia”."
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