Turchia: la Chiesa ortodossa per il creato - Vatican Insider: "Non per nulla l’hanno chiamato il «patriarca verde». E da oltre un ventennio quando, a due anni dalla conclusione della prima assemblea ecumenica di Basilea, nel 1991 Bartolomeo prendeva la guida della chiesa ortodossa di Turchia succedendo a Demetrio I.
Da allora, proprio in continuità con quanto indicato a Basilea, il patriarca di Costantinopoli si è distinto per la sua azione decisa in favore della promozione di un’educazione al creato e alla sua salvaguardia a partire dal dettato biblico coinvolgendo fattivamente le altre chiese cristiane e collocando così il tema della custodia ambientale tra quelli più significativi dell’attuale dialogo ecumenico.
Tra i molti interventi e iniziative ecologiche pionieristiche, tra cui otto simposi internazionali sull’isola di Patmos (1995-2009) e cinque seminari estivi (1994-1998), si registrava nel 2012 l’Halki Summit, un seminario promosso dal Patriarcato ecumenico in collaborazione con la Southern New Hampshire University, nell’ambito del quale cultori dell’ambiente, scienziati, giornalisti, imprenditori, teologi e accademici (ambientalisti come Jane Goodall e Bill McKibben, scienziati come James Hansen e Amory Lovins) erano stati coinvolti in riflessioni ad ampio raggio allo scopo di arricchire la discussione ambientale globale. Nella convinzione che nessuno sforzo potrà mai avere successo senza una conversione in termini di valori condivisi, di qui il forte richiamo al ruolo dell’etica, la spiritualità, la fede, nonché quello delle religioni nella guida dei fedeli perché agiscano da cittadini responsabili in ambito civile.
Nel mese di giugno – che segna anche la Giornata mondiale dell’ambiente promossa dalle Nazioni Unite per il giorno 5 e l’imminente pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco – si terrà il 2° nuovo Summit di Halki, la pittoresca isola (Heybeliada) al largo di Istambul, luogo simbolo della Chiesa ortodossa, sede seminario teologico.
Il tema di quest’anno, «Teologia, Ecologia e Parola», verrà declinato fra il dato scientifico e la creatività della letteratura, dell’arte, della musica e della fotografia sullo sfondo della Scrittura con l’obiettivo – scrive Bartolomeo I nella nota di benvenuto pubblicata sul sito web - di «discernere le radici letterarie e filosofiche della nostra preoccupazione per un ambiente più giusto e sostenibile».
Non mancherà una sezione dedicata al cibo e la cultura, in omaggio a EXPO 2015, ma sempre nell’ottica di individuare la capacità delle diverse arti di influenzare i nostri valori, le credenze e le azioni a difesa della creazione di Dio.
«Noi crediamo fermamente, continua il Patriarca, che la possibilità di invertire il cambiamento climatico e l'esaurimento delle risorse del pianeta richieda prima di tutto un cambiamento radicale in termini di valori e conoscenze in modo che le persone possano includere la dimensione etica e spirituale della sostenibilità ambientale di ogni loro comportamento nella vita quotidiana».
Tra gli invitati letterati e critici letterari come Terry Eagleton, Terry Tempest Williams, lo scrittore e attivista ambientale Raj Patel, l’alpinista e fotografo James Balog, teologi come l'anglicano Timothy Gorringe. La relazione d'apertura dell’8 giugno sarà tenuta dal Metropolita e il maggior teologo ortodosso, Ioannis Zizioulas di Pergamo, co-presidente della Commissione internazionale del dialogo tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, assai noto anche per i suoi scritti sul tema della creazione fatti conoscere per la prima volta in ambito occidentale dal vescovo emerito di Bolzano-Bressanone, Karl Golser, docente di teologia morale e vero pioniere della custodia del creato."
Da allora, proprio in continuità con quanto indicato a Basilea, il patriarca di Costantinopoli si è distinto per la sua azione decisa in favore della promozione di un’educazione al creato e alla sua salvaguardia a partire dal dettato biblico coinvolgendo fattivamente le altre chiese cristiane e collocando così il tema della custodia ambientale tra quelli più significativi dell’attuale dialogo ecumenico.
Tra i molti interventi e iniziative ecologiche pionieristiche, tra cui otto simposi internazionali sull’isola di Patmos (1995-2009) e cinque seminari estivi (1994-1998), si registrava nel 2012 l’Halki Summit, un seminario promosso dal Patriarcato ecumenico in collaborazione con la Southern New Hampshire University, nell’ambito del quale cultori dell’ambiente, scienziati, giornalisti, imprenditori, teologi e accademici (ambientalisti come Jane Goodall e Bill McKibben, scienziati come James Hansen e Amory Lovins) erano stati coinvolti in riflessioni ad ampio raggio allo scopo di arricchire la discussione ambientale globale. Nella convinzione che nessuno sforzo potrà mai avere successo senza una conversione in termini di valori condivisi, di qui il forte richiamo al ruolo dell’etica, la spiritualità, la fede, nonché quello delle religioni nella guida dei fedeli perché agiscano da cittadini responsabili in ambito civile.
Nel mese di giugno – che segna anche la Giornata mondiale dell’ambiente promossa dalle Nazioni Unite per il giorno 5 e l’imminente pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco – si terrà il 2° nuovo Summit di Halki, la pittoresca isola (Heybeliada) al largo di Istambul, luogo simbolo della Chiesa ortodossa, sede seminario teologico.
Il tema di quest’anno, «Teologia, Ecologia e Parola», verrà declinato fra il dato scientifico e la creatività della letteratura, dell’arte, della musica e della fotografia sullo sfondo della Scrittura con l’obiettivo – scrive Bartolomeo I nella nota di benvenuto pubblicata sul sito web - di «discernere le radici letterarie e filosofiche della nostra preoccupazione per un ambiente più giusto e sostenibile».
Non mancherà una sezione dedicata al cibo e la cultura, in omaggio a EXPO 2015, ma sempre nell’ottica di individuare la capacità delle diverse arti di influenzare i nostri valori, le credenze e le azioni a difesa della creazione di Dio.
«Noi crediamo fermamente, continua il Patriarca, che la possibilità di invertire il cambiamento climatico e l'esaurimento delle risorse del pianeta richieda prima di tutto un cambiamento radicale in termini di valori e conoscenze in modo che le persone possano includere la dimensione etica e spirituale della sostenibilità ambientale di ogni loro comportamento nella vita quotidiana».
Tra gli invitati letterati e critici letterari come Terry Eagleton, Terry Tempest Williams, lo scrittore e attivista ambientale Raj Patel, l’alpinista e fotografo James Balog, teologi come l'anglicano Timothy Gorringe. La relazione d'apertura dell’8 giugno sarà tenuta dal Metropolita e il maggior teologo ortodosso, Ioannis Zizioulas di Pergamo, co-presidente della Commissione internazionale del dialogo tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, assai noto anche per i suoi scritti sul tema della creazione fatti conoscere per la prima volta in ambito occidentale dal vescovo emerito di Bolzano-Bressanone, Karl Golser, docente di teologia morale e vero pioniere della custodia del creato."
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