Decapitato un insegnante in Arabia Saudita per strupro | News, Cronaca, Politica, Attualità, Sport, Cultura: "Un insegnante è stato decapitato sulla pubblica piazza il giorno 26 gennaio a Jedda, in Arabia Saudita. L’esecuzione è stata disposta dal nuovo reggente, fratellastro del defunto re Abdullah, Salman bin Abdul Aziz al-Saud. Secondo le autorità saudite, l’insegnante si sarebbe macchiato di diverse violenze nei confronti di minorenni. L’accusa riportata sulla stampa afferma che l’uomo, nei confronti delle minorenni «Ha minacciato le loro famiglie e aggredite in casa. Le ha stuprate, sequestrate, le ha somministrato alcolici con la forza e le ha costrette a guardare materiale pornografico».
L’insegnante si chiamava Alzaharani, padre di sei figli, ed ha sempre negato ogni fatto, dichiarandosi innocente e promuovendo anche un video su youtube nel quale dichiarava «Giuro su Dio che né la mia religione, né la mia educazione, né l’età, né la conoscenza, mi avrebbero permesso di pensare o di commettere atti del genere, che possono provenire solo da menti perverse e malate. Nego con forza tutte le accuse che mi sono state fatte. È una mistificazione della realtà. Le accuse che mi vengono fatte non sono accettabili nella nostra religione. Sono state manipolate con malizia». Le autorità sotto il regno del precedente re Abdullah avevano sospeso l’esecuzione, la quale invece è stata resa operativa non appena è salito al trono il nuovo regnante."
L’insegnante si chiamava Alzaharani, padre di sei figli, ed ha sempre negato ogni fatto, dichiarandosi innocente e promuovendo anche un video su youtube nel quale dichiarava «Giuro su Dio che né la mia religione, né la mia educazione, né l’età, né la conoscenza, mi avrebbero permesso di pensare o di commettere atti del genere, che possono provenire solo da menti perverse e malate. Nego con forza tutte le accuse che mi sono state fatte. È una mistificazione della realtà. Le accuse che mi vengono fatte non sono accettabili nella nostra religione. Sono state manipolate con malizia». Le autorità sotto il regno del precedente re Abdullah avevano sospeso l’esecuzione, la quale invece è stata resa operativa non appena è salito al trono il nuovo regnante."
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