Il monito del Papa: «I cristiani vanitosi alla fine saranno umiliati» - Corriere.it: "CITTÀ DEL VATICANO - «Oggi ci siamo, domani non ci saremo. Pensa, uomo, cosa sarà di te: pasto dei vermi!». Papa Francesco cita San Bernardo, «ci mangeranno i vermi, a tutti!», per ammonire i «cristiani di apparenza», quelli «truccati», che «appena arriva un po’ di pioggia il trucco va via».
«Tanti cadono alle prime tentazioni»
È un’omelia vibrante, quella pronunciata dal pontefice nella messa del mattino a Santa Marta. Come nel Vangelo, c’è chi costruisce sulla sabbia e chi sulla roccia. «Non basta appartenere a una famiglia molto cattolica o a un’associazione o essere un benefattore, se non si segue poi la volontà di Dio». Tanti «cristiani delle apparenze» finiscono per crollare «alle prime tentazioni» perché in loro «non c’è sostanza». Ma ci sono anche tanti cristiani che «hanno costruito sulla roccia» e il Papa li definisce «santi della vita quotidiana», persone che «non sono necessariamente canonizzate» e tuttavia «mettono in pratica l’amore di Gesù», spiega Francesco: «Pensiamo ai più piccoli, eh? Agli ammalati che offrono le loro sofferenze per la Chiesa, per gli altri. Pensiamo a tanti anziani soli, che pregano e offrono. Pensiamo a tante mamme e padri di famiglia che portano avanti con tanta fatica la loro famiglia, l’educazione dei figli, il lavoro quotidiano, i problemi, ma sempre con la speranza in Gesù, che non si pavoneggiano, ma fanno quello che possono». E ancora: «Pensiamo a tanti preti che non si fanno vedere ma che lavorano nelle loro parrocchie con tanto amore: la catechesi ai bambini, la cura degli anziani, degli ammalati, la preparazione ai novelli sposi… E tutti giorni lo stesso, lo stesso, lo stesso. Non si annoiano perché nel loro fondamento c’è la roccia. E’ Gesù, è questo che dà santità alla Chiesa, è questo che dà speranza». Non che siano perfetti, nessuno lo è: «Peccatori, eh? Tutti lo siamo. E anche alcune volte qualcuno di questi cristiani fa qualche peccato grave, ma si pentono, chiedono perdono, e questo è grande: la capacità di chiedere perdono, di non confondere peccato con virtù, di sapere bene dove è la virtù e dove è il peccato». "
«Tanti cadono alle prime tentazioni»
È un’omelia vibrante, quella pronunciata dal pontefice nella messa del mattino a Santa Marta. Come nel Vangelo, c’è chi costruisce sulla sabbia e chi sulla roccia. «Non basta appartenere a una famiglia molto cattolica o a un’associazione o essere un benefattore, se non si segue poi la volontà di Dio». Tanti «cristiani delle apparenze» finiscono per crollare «alle prime tentazioni» perché in loro «non c’è sostanza». Ma ci sono anche tanti cristiani che «hanno costruito sulla roccia» e il Papa li definisce «santi della vita quotidiana», persone che «non sono necessariamente canonizzate» e tuttavia «mettono in pratica l’amore di Gesù», spiega Francesco: «Pensiamo ai più piccoli, eh? Agli ammalati che offrono le loro sofferenze per la Chiesa, per gli altri. Pensiamo a tanti anziani soli, che pregano e offrono. Pensiamo a tante mamme e padri di famiglia che portano avanti con tanta fatica la loro famiglia, l’educazione dei figli, il lavoro quotidiano, i problemi, ma sempre con la speranza in Gesù, che non si pavoneggiano, ma fanno quello che possono». E ancora: «Pensiamo a tanti preti che non si fanno vedere ma che lavorano nelle loro parrocchie con tanto amore: la catechesi ai bambini, la cura degli anziani, degli ammalati, la preparazione ai novelli sposi… E tutti giorni lo stesso, lo stesso, lo stesso. Non si annoiano perché nel loro fondamento c’è la roccia. E’ Gesù, è questo che dà santità alla Chiesa, è questo che dà speranza». Non che siano perfetti, nessuno lo è: «Peccatori, eh? Tutti lo siamo. E anche alcune volte qualcuno di questi cristiani fa qualche peccato grave, ma si pentono, chiedono perdono, e questo è grande: la capacità di chiedere perdono, di non confondere peccato con virtù, di sapere bene dove è la virtù e dove è il peccato». "
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