Marco Pannella si è convertito: da Gesù a Papa Francesco... - Libero Quotidiano: "Ha lottato per l'aborto, per il divorzio, per le droghe leggere. Ma ora Marco Pannella si sta convertendo. In radio non fa che parlare della figura di Gesù, e non finisce mai di lodare Papa Francesco.
Il colloquio - Tutto è partito da quella telefonata che Bergoglio gli ha fatto qualche mese fa, riporta il Giornale, quando lo ha convinto a smettere di fare lo sciopero della sete e della fame. I due avevano parlato per una ventina di minuti. "Il Pontefice", racconta Giuseppe di Leo, vaticanista di Radio Radicale, "non gli ha mai chiesto di riprendere a bere e a mangiare. Anzi, ha parlato di gesto di coraggio, come se lo incoraggiasse a tenere duro", e Pannella ha smesso.
La cittadinanza - Da allora c'è un feeling profondo. "Papa Francesco? Noi radicali lo amiamo molto, e credo anche lui", aveva detto a SkyTg24. "Spero di diventare cittadino vaticano", aveva aggiunto dopo la notizia che Francesco aveva cancellato l'ergastolo nella legislazione vaticana". "Marco ha una formazione crociana", nota Di Leo, "e come Croce dice sempre che non possiamo non dirci cristiani. Suo zio Giacinto era una vera autorità ecclesiastica abruzzese". Ora forse lo è ancora di più. "
Il colloquio - Tutto è partito da quella telefonata che Bergoglio gli ha fatto qualche mese fa, riporta il Giornale, quando lo ha convinto a smettere di fare lo sciopero della sete e della fame. I due avevano parlato per una ventina di minuti. "Il Pontefice", racconta Giuseppe di Leo, vaticanista di Radio Radicale, "non gli ha mai chiesto di riprendere a bere e a mangiare. Anzi, ha parlato di gesto di coraggio, come se lo incoraggiasse a tenere duro", e Pannella ha smesso.
La cittadinanza - Da allora c'è un feeling profondo. "Papa Francesco? Noi radicali lo amiamo molto, e credo anche lui", aveva detto a SkyTg24. "Spero di diventare cittadino vaticano", aveva aggiunto dopo la notizia che Francesco aveva cancellato l'ergastolo nella legislazione vaticana". "Marco ha una formazione crociana", nota Di Leo, "e come Croce dice sempre che non possiamo non dirci cristiani. Suo zio Giacinto era una vera autorità ecclesiastica abruzzese". Ora forse lo è ancora di più. "
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