sabato 4 ottobre 2014

Siria, Is decapita quattro curdi. Turchia schiera soldati al confine. Terzo video di Cantlie - Repubblica.it

Siria, Is decapita quattro curdi. Turchia schiera soldati al confine. Terzo video di Cantlie - Repubblica.it: "
BAGHDAD - Ancora cruente esecuzioni da parte dei jihadisti dello Stato Islamico. Questa volta le vittime non sono occidentali, ma quattro peshmerga, i miliziani curdi che da oltre dieci giorni tentano di respingere l'avanzata dell'Is verso la città di Kobane, non distante dal confine tra Siria e Turchia. Secondo Osservatorio nazionale per i diritti umani, i jihadisti hanno decapitato quattro curdi, di cui tre donne, caduti nelle loro mani durante i combattimenti. Dettaglio macabro: le teste sono state esposte nella città di Jarablus. Secondo l'ong, a separare i miliziani dell'Is da Kobane resta solo una vallata. Ancora l'Osservatorio afferma che lo Stato Islamico, per motivi al momento sconosciuti, ha rilasciato 70 dei 153 studenti curdi sequestrati il 29 maggio scorso nel nord della Siria, di ritorno da Aleppo dove erano andati per gli esami di fine anno scolastico.

Ancora ostaggi. Radio France Info riporta che il ministro della Giustizia algerino, Tayeb Louh, ha affermato alla tv pubblica che sono stati identificati alcuni membri del gruppo Jund al-Khilafa, la cellula estremista legata all'Is che ha decapitato l'escursionista francese Hervé Gourdel il 24 settembre. Da parte loro, i miliziani di Jund al-Khilafa hanno diffuso un nuovo video in cui una trentina di uomini armati ribadiscono l'allenza con lo Stato Islamico.

In Gran Bretagna, nuovo messaggio televisivo della moglie di Alan Henning, il conducente di 47 anni sequestrato a dicembre dopo aver attraversato il confine tra Turchia e Siria con un convoglio. "Per favore liberatelo - implora Barbara Henning nel video rivolta all'Is -. Abbiamo bisogno che torni a casa".

Fuga di massa verso la Turchia. Nonostante la resistenza curda e i raid della coalizione internazionale per alleggerire la pressione jihadista a nord della Siria, solo nelle ultime due settimane sono fuggite oltre il confine turco più di 160mila persone. Lo ha riferito il capo delle operazioni umanitarie dell'Onu, Valerie Amos, al Consiglio di Sicurezza. "Se l'Is continua a guadagnare terreno, vi è la possibilità che altre decine di migliaia di persone siano costrette a fuggire dalla Siria - ha spiegato Amos -. La loro paura è così grande che in molti hanno attraversato campi minati per cercare rifugio". Nonostante l'apertura del valico di frontiera con la Turchia di Qamishli, ha aggiunto Amos, la situazione umanitaria rimane desolante: sono oltre tre milioni i siriani rifugiati e registrati nei Paesi vicini (Libano, Turchia e Giordania).

Ankara verso l'intervento militare. Per la Turchia il problema non è soltanto la gestione dell'emergenza umanitaria. L'Is ai confini rappresenta una minaccia reale. Per questo è probabile che in settimana arrivi l'approvazione del parlamento di Ankara all'ingaggio dell'esercito in operazioni militari in territorio iracheno e siriano. Secondo il quotidiano turco Zaman, "sono 10.000 i soldati turchi schierati al confine con la Siria". I militari monitorano a distanza la situazione di Kobane. Ma il vice premier Bulent Arinc ha dichiarato che i jihadisti stanno avanzando anche verso la tomba di Suleyman Shah, nonno del fondatore dell'impero ottomano Osman I. Il mausoleo è in territorio siriano, 25 chilometri a sud del confine turco, ma per un trattato con la Francia risalente al 1921 ricade sotto la sovranità turca. Arinc ha smentito la notizia che dava i 36 soldati turchi a guardia del sito circondati e sopraffatti da centinaia di jihadisti: "I miliziani sono ora molto vicini alla tomba, ma i nostri soldati sono ancora a guardia con le loro armi".

Curdi attaccano in Iraq. In grande sofferenza a nord della Siria, i peshemerga sono invece all'offensiva su tre fronti in Iraq: a nord di Mosul, conquistata a giugno dai jihadisti, dove prima dell'alba hanno colpito postazioni dell'Is; contro il crocevia petrolifero di Kirkuk e contro la città di Rabia, sul confine siriano, dove sono in corso combattimenti. Lo ha dichiarato un comandante delle truppe curde. I peshmerga hanno attaccato anche Zumar, a 60 chilometri da Mosul, non lontano dalla diga sul Tigri. Un'altra fonte della sicurezza ha sottolineato che sono stati riconquistati tre villaggi a sud di Kirkuk, caduti nelle mani dello Stato Islamico lo scorso giugno.
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