Eugenio Scalfari. Papa Francesco: Comunione ai divorziati test cruciale | Blitz quotidiano: "San Pietro aveva moglie, ha scoperto Eugenio Scalfari. Confessa che lo ignorava, ma un prete glielo ha rivelato. Avesse letto Blitzquotidiano, lo avrebbe appreso da Pino Nicotri un anno prima. In realtà San Pietro aveva moglie sì, ma prima di abbandonarla per dedicarsi a Gesù Cristo, perché il gruppo di ultra ebrei cui si ispirava Gesù Cristo era abbastanza rigido in materia sessuale.
Poi le donne sono entrate, e le moglie, con l’estensione della nuova fede ai Gentili e da allora i cristiani hanno cercato di orientarsi fra una certa sessuofobia intrinseca al Cristianesimo e una certa tolleranza verso una normalità dei rapporti tra i sessi, che non sempre c’è stata, in questi duemila anni.
Lo stato civile di San Pietro è uno dei punti toccati da Eugenio Scalfari affrontando la più ampia materia del rapporto fra la Chiesa e il mondo esterno, simboleggiato dalla esclusione dei divorziati risposati dalla Comunione, divieto che Papa Francesco vorrebbe annullare, contrastato da una folta schiera di cardinali e prelati. Da questo poi si passa, ed è altro punto cruciale delle parole di Scalfari, a come la Chiesa si pone nel mondo di oggi.
Scrive Scalfari:
“In uno dei Vangeli sinottici si racconta che tra i vari miracoli fatti da Gesù ci fu anche la guarigione della suocera di Pietro che lui stesso aveva implorato al Maestro affinché si interessasse in favore di quella sua parente ammalata.
Pietro, che fu il primo vescovo di Roma su designazione di Gesù a quanto raccontano i Vangeli («tu sei Pietro e su questa pietra tu costruirai la mia Chiesa»), era dunque ammogliato e molti dei dodici apostoli lo erano. Gesù infatti, come recitano gli evangelisti, dice a chi vuole seguirlo e agli apostoli in particolare che lo seguiranno sempre e dovunque dal momento in cui lo incontrano: «Chi vuol seguire me deve abbandonare per sempre la sua casa, il padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli».
E lui è il primo ad averlo fatto dal momento stesso in cui ha inizio la sua predicazione dopo il battesimo nelle acque del Giordano."
Poi le donne sono entrate, e le moglie, con l’estensione della nuova fede ai Gentili e da allora i cristiani hanno cercato di orientarsi fra una certa sessuofobia intrinseca al Cristianesimo e una certa tolleranza verso una normalità dei rapporti tra i sessi, che non sempre c’è stata, in questi duemila anni.
Lo stato civile di San Pietro è uno dei punti toccati da Eugenio Scalfari affrontando la più ampia materia del rapporto fra la Chiesa e il mondo esterno, simboleggiato dalla esclusione dei divorziati risposati dalla Comunione, divieto che Papa Francesco vorrebbe annullare, contrastato da una folta schiera di cardinali e prelati. Da questo poi si passa, ed è altro punto cruciale delle parole di Scalfari, a come la Chiesa si pone nel mondo di oggi.
Scrive Scalfari:
“In uno dei Vangeli sinottici si racconta che tra i vari miracoli fatti da Gesù ci fu anche la guarigione della suocera di Pietro che lui stesso aveva implorato al Maestro affinché si interessasse in favore di quella sua parente ammalata.
Pietro, che fu il primo vescovo di Roma su designazione di Gesù a quanto raccontano i Vangeli («tu sei Pietro e su questa pietra tu costruirai la mia Chiesa»), era dunque ammogliato e molti dei dodici apostoli lo erano. Gesù infatti, come recitano gli evangelisti, dice a chi vuole seguirlo e agli apostoli in particolare che lo seguiranno sempre e dovunque dal momento in cui lo incontrano: «Chi vuol seguire me deve abbandonare per sempre la sua casa, il padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli».
E lui è il primo ad averlo fatto dal momento stesso in cui ha inizio la sua predicazione dopo il battesimo nelle acque del Giordano."
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