sabato 27 settembre 2014

120 ulema sunniti scrivono al Califfo: «Sbagliata la sua visione di islam» | Mondo | www.avvenire.it

120 ulema sunniti scrivono al Califfo: «Sbagliata la sua visione di islam» | Mondo | www.avvenire.it: CAPIAMO CHE COMINCIA AD ESSERE DIALOGO TRA COMPETENTI ..... "Più di 120 ulema sunniti di tutti il mondo hanno denunciato, in una missiva inviata al 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi, che il suo gruppo Stato Islamico viola i precetti dell'islam perché compie stragi e persecuzioni di altre comunità religiose. Nel testo, gli eruditi chiedono ad al Baghdadi di tornare sui suoi passi e gli ricordano che l'islam vieta di "uccidere gli innocenti, i diplomatici, i giornalisti e gli operatori umanitari".

Basandosi sui versetti del Corano, gli ulema osservano che la religione non permette di "arrecare danno o maltrattare" i cristiani o qualsiasi altro rappresentante di fede monoteista, tra cui gli yazidi, una delle comunità che ha più patito le atrocità dell'Isis in Iraq. Quanto alla guerra santa, insistono che si tratta di una "guerra difensiva" che si può realizzare solo con "una causa, un proposito e norme di condotte corrette". Gli ulema segnalano inoltre che nell'islam "è proibito anche forzare alla conversione, negare i diritti a donne e bambini, torturare" e "attribuire atti diabolici a Dio".
La lettera definisce poi l'uccisione dei prigionieri come "crimini di guerra ignobili", riferendosi nello specifico al massacro di 1700 rapiti nella base militare di Camp Speicher a Tikrit il 20 giugno, ai 200 ostaggi nel gasdotto di Shàer a luglio, ai 700 rapiti della tribù Shàetat a Deir el-Zor (600 dei quali erano civili disarmati) e ai 250 nella base dell'aviazione di Tabqah ad Al-Raqqah ad agosto. Condannata come contraria all'islam anche l'uccisione dei giornalisti, tra cui gli americani James Foley e Steven Sotloff, e degli operatori umanitari, come il britannico David Haines.

Riguardo all'uso e alla comprensione dei testi della religione islamica da parte dell'Isis, gli ulema ricordano che "non è ammesso citare un versetto, o parte di esso, senza considerare e comprendere ciò che l'intero Corano dice a proposito di quel punto. È un imperativo amalgamare tutti i testi il più possibile". "


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