Ecco come Papa Francesco rivoluziona la Chiesa spagnola - Formiche: "“IL FRANCESCO SPAGNOLO”“Totale” viene definita la sintonia tra monsignor Osoro e il Papa, che l’ha ricevuto a Roma lo scorso mese di marzo. Convinto che la missione della Chiesa sia in uscita, verso quelle periferie sociali, esistenziali e non meramente geografiche sui cui torna sempre il Pontefice nelle sue omelie e nei suoi discorsi, l’ormai ex arcivescovo di Valencia è da tempo soprannominato “il Francesco spagnolo”. Sessantanovenne, avrà almeno sei anni di tempo per portare a Madrid il modello valenciano che – dicono fonti spagnole – ha dato i suoi frutti, spesso insperati.TERMINA L’ERA DEL VESCOVO ANTI-ZAPATEROIl profilo del prescelto è giudicato meno divisivo rispetto a quello di Rouco Varela, organizzatore di marce in difesa dei princìpi non negoziabili, strenuo oppositore dell’allora primo ministro José Luis Zapatero e chiaramente collocato a destra (benché non siano mancati gli screzi con l’attuale capo del governo, Mariano Rajoy).TRASFERITO IL “PICCOLO RATZINGER”A guidare la diocesi di Valencia andrà il cardinale Antonio Cañizares Llovera, il “piccolo Ratzinger” che dal dicembre del 2008 guidava la congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti. Conservatore (benché su alcune questioni, come il rito neocatecumanale, si sia dimostrato più flessibile rispetto ad altre correnti di pensiero curiale), aveva chiesto al Papa di poter quanto prima fare ritorno in Spagna. Le voci di corridoio narrano che già sei anni fa accettò la chiamata di Benedetto XVI a condizione che il suo mandato fosse quinquennale e non rinnovato. La rinuncia del Pontefice tedesco e l’insediamento di Francesco ritardarono l’avvicendamento, oggi realizzato. Lo scorso dicembre pareva imminente lo spostamento di Cañizares a Madrid, ma i rapporti tutt’altro che idilliaci tra lui e Rouco Varela avrebbero fatto apparire la nomina come una bocciatura palese della linea dell’arcivescovo madrileno uscente."
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