mercoledì 1 ottobre 2025

Benedetta Scuderi sulla Flotilla: «So bene di rischiare l’arresto»

@«So bene di rischiare l’arresto, lo avevamo messo nel conto, ma andremo avanti». Sono ore concitate quando risponde al telefono, a sera, Benedetta Scuderi , 34enne eurodeputata di Avs, espressione di Europa Verde.

Benedetta Scuderi sulla Flotilla: «So bene di rischiare l’arresto»© Fornito da Avvenire

A bordo della nave Morgana è ormai vicinissima alla zona a rischio che il nostro governo ha ricollocato a 150 miglia dalla costa. «E noi siamo a solo 180 miglia», ci dice. Questo vuol dire che in piena notte, dopo che la fregata Alpino riterrà conclusa la sua missione, chi vorrà proseguire senza più la scorta assicurata ai nostri connazionali dalla Marina lo farà a suo rischio e pericolo.

Emerge una differente valutazione sul da farsi con i colleghi del Pd che sono sulla nave Karma e che si fermeranno al primo alt.

Non direi. Al di là delle differenze che possono esserci, o apparire tali sul piano verbale, sul piano sostanziale abbiamo lo stesso obiettivo: arrivare fino a Gaza per rompere un blocco e aprire un canale umanitario stabile.

Ma di fronte all’intimazione dell’alt da Israele, con il governo che a 150 miglia dalla costa vi invita a non proseguire e Mattarella che vi ha invitato ad affidare gli aiuti al Patriarcato di Gerusalemme, si preannunciano decisioni diverse fra voi. Lei prosegue?

Nessun dubbio, ci atterremo alle decisioni che verranno prese dalla direzione della missione, intenzionata ad andare fino in fondo. Agiremo con i mezzi della non violenza, convinti di avere dalla nostra il diritto internazionale, essendo la nostra una missione umanitaria.

Israele la pensa diversamente e ha pensato bene di accusarvi di essere finanziati da Hamas.

Nei confronti di Hamas c’è la nostra totale presa di distanza. Quanto a Israele, non è una novità che pensi questo senza averne alcuna prova. La novità è che lo dica a chiare lettere in un giorno in cui ci si poteva aspettare qualche parola distensiva. Non so dire se così si stia preparando la strada per trarre in arresto qualcuno che considera legato ad Hamas.

Temete attacchi?

Israele ha escluso mezzi violenti.

Ma l’arresto lo ha messo nel conto?

Assolutamente sì, è una delle cose considerate già all’atto d imbarcarci, anche se non so prevedere che cosa potrà accadere di qui a poco.

Ma come giudica la decisione del governo di fissare a 150 miglia la zona a rischio, oltre la quale non vi garantisce più protezione?

Una decisione assurda, inaccettabile. Ci avevano promesso protezione entro le acque internazionali, ora invece si fermano più di 100 miglia prima, perché è da lì che sono avvenuti episodi precedenti. In pratica è come se si trasformassero i soprusi di Israele in una prassi da rispettare.

Mattarella non andava ascoltato?

Siamo qui per sopperire all’inerzia delle istituzioni europee. Ho molto apprezzato le sue parole di considerazione del valore della missione. E se attraverso la Chiesa sarà possibile ripristinare un canale umanitario stabile noi saremo felici. Vorrà dire che il nostro scopo sarà stato raggiunto.

Il piano della Casa Bianca per Gaza può contribuire ad alleggerire la tensione?

È stato un incontro sbilanciato e d’altronde la nostra situazione non mi pare sia stata affrontata. Il tempo è pochissimo per poter sperare in novità dall’esito di quel negoziato appena avviato.

Nessun commento: