Visita a sorpresa di Putin in Siria: "Via le nostre truppe dal Paese": "Vladimir Putin ha ordinato l'inizio del ritiro delle truppe russe dalla Siria: lo riporta la tv filo-Cremlino Russia Today riferendo di una visita a sorpresa del presidente russo nella base aerea russa in Siria di Hmeimim.
Putin ha visitato questa mattina la base aerea russa di Hmeimim, in Siria, dove ha incontrato il presidente siriano Bashar al Assad e il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu. Una tappa a sorpresa, quella di Putin in Siria, prima di recarsi in Turchia e in Egitto per discutere, tra le altre cose, degli effetti della decisione del presidente americano Donald Trump su Gerusalemme capitale d'Israele.
La base di Hmeimim è stata istituita il 30 settembre 2015 dalla difesa russa per condurre un'operazione militare in Siria e sostenere le truppe governative nella guerra, a sostegno di Assad e contro l'organizzazione terroristica dello Stato islamico, e anche successivamente al conflitto resterà un presidio sul Mediterraneo per Mosca, armata anche con sistemi antimissile S-400.
Putin volerà poi ad Ankara, su invito dell'omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, per discutere sui conflitti nella regione, specialmente del caso di Gerusalemme. "Si prevede che nei colloqui del nostro presidente con Putin si scambieranno opinioni su affari internazionali e regionali, soprattutto sui fatti di Gerusalemme e quello che accade in Siria, oltre alle relazioni bilaterali tra Turchia e Russia", si legge in una nota delle presidenza turca. Secondo l'agenda, la riunione tra Putin e Erdogan inizierà alle 16.30. Per le 18 è in programma una cena di lavoro delle delegazioni, dopo la quale è prevista una conferenza stampa (alle 19).
Poi il leader russo si sposterà in Egitto. Nell'annunciare la visita del leader russo al Cairo, il Cremlino ha riferito che al centro del bilaterale con l'omologo egiziano ci saranno i temi della cooperazione bilaterale, "politica, economica e commerciale", e la stabilità e sicurezza in Medio Oriente. I due leder avevano buone relazioni, finché il Cremlino non ha sospeso i voli diretti con l'Egitto, dopo l'attentato di ottobre 2015 a un volo di turisti russi in viaggio dal Mar Rosso a San Pietroburgo, in cui sono morte 224 persone. A rivendicare l'attacco è stato un gruppo affiliato all'Isis nel Sinai.
Da tempo i due paesi tengono colloqui sul potenziamento della sicurezza negli aeroporti egiziani, condizione posta da Mosca per riaprire i collegamenti aerei, ma per ora non si è giunti ad un'intesa. La collaborazione nel campo della Difesa è un altro tema cruciale tra i due Paesi: la visita di Putin arriva meno di due settimane dopo che il governo russo ha annunciato di aver hanno raggiunto un accordo preliminare col Cairo - della durata di cinque anni, ma estendibile - sull'uso congiunto dello spazio aereo e delle basi militari dei due paesi. Una volta formalizzato, l'accordo estenderà la presenza di Mosca in Egitto, alleato storico degli Usa fin dagli anni Settanta.
Altra questione urgente nella cooperazione economica è la sigla del contratto con Rosatom per la costruzione della prima centrale nucleare in Egitto, ad El-Dabaa. L'accordo intergovernativo - dal valore di 30 miliardi di dollari e che prevede quattro reattori della potenza di 1.200 megawatt ciascuno - è stato siglato a novembre 2015 al Cairo, ma la firma del contratto è sempre stata rimandata; secondo il giornale ufficiale egiziano Al-Ahrman, questa potrebbe avvenire proprio durante la visita di Putin. Fonti anonime russe, riportate dall'agenzia Bloomberg, hanno detto che l'accordo è pronto da tempo, ma l'approvazione finale dipende dai risultati dei colloqui politici ad alto livello. L'Egitto spera che il primo reattore entri in funzione nel 2024."
Putin ha visitato questa mattina la base aerea russa di Hmeimim, in Siria, dove ha incontrato il presidente siriano Bashar al Assad e il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu. Una tappa a sorpresa, quella di Putin in Siria, prima di recarsi in Turchia e in Egitto per discutere, tra le altre cose, degli effetti della decisione del presidente americano Donald Trump su Gerusalemme capitale d'Israele.
La base di Hmeimim è stata istituita il 30 settembre 2015 dalla difesa russa per condurre un'operazione militare in Siria e sostenere le truppe governative nella guerra, a sostegno di Assad e contro l'organizzazione terroristica dello Stato islamico, e anche successivamente al conflitto resterà un presidio sul Mediterraneo per Mosca, armata anche con sistemi antimissile S-400.
Putin volerà poi ad Ankara, su invito dell'omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, per discutere sui conflitti nella regione, specialmente del caso di Gerusalemme. "Si prevede che nei colloqui del nostro presidente con Putin si scambieranno opinioni su affari internazionali e regionali, soprattutto sui fatti di Gerusalemme e quello che accade in Siria, oltre alle relazioni bilaterali tra Turchia e Russia", si legge in una nota delle presidenza turca. Secondo l'agenda, la riunione tra Putin e Erdogan inizierà alle 16.30. Per le 18 è in programma una cena di lavoro delle delegazioni, dopo la quale è prevista una conferenza stampa (alle 19).
Poi il leader russo si sposterà in Egitto. Nell'annunciare la visita del leader russo al Cairo, il Cremlino ha riferito che al centro del bilaterale con l'omologo egiziano ci saranno i temi della cooperazione bilaterale, "politica, economica e commerciale", e la stabilità e sicurezza in Medio Oriente. I due leder avevano buone relazioni, finché il Cremlino non ha sospeso i voli diretti con l'Egitto, dopo l'attentato di ottobre 2015 a un volo di turisti russi in viaggio dal Mar Rosso a San Pietroburgo, in cui sono morte 224 persone. A rivendicare l'attacco è stato un gruppo affiliato all'Isis nel Sinai.
Da tempo i due paesi tengono colloqui sul potenziamento della sicurezza negli aeroporti egiziani, condizione posta da Mosca per riaprire i collegamenti aerei, ma per ora non si è giunti ad un'intesa. La collaborazione nel campo della Difesa è un altro tema cruciale tra i due Paesi: la visita di Putin arriva meno di due settimane dopo che il governo russo ha annunciato di aver hanno raggiunto un accordo preliminare col Cairo - della durata di cinque anni, ma estendibile - sull'uso congiunto dello spazio aereo e delle basi militari dei due paesi. Una volta formalizzato, l'accordo estenderà la presenza di Mosca in Egitto, alleato storico degli Usa fin dagli anni Settanta.
Altra questione urgente nella cooperazione economica è la sigla del contratto con Rosatom per la costruzione della prima centrale nucleare in Egitto, ad El-Dabaa. L'accordo intergovernativo - dal valore di 30 miliardi di dollari e che prevede quattro reattori della potenza di 1.200 megawatt ciascuno - è stato siglato a novembre 2015 al Cairo, ma la firma del contratto è sempre stata rimandata; secondo il giornale ufficiale egiziano Al-Ahrman, questa potrebbe avvenire proprio durante la visita di Putin. Fonti anonime russe, riportate dall'agenzia Bloomberg, hanno detto che l'accordo è pronto da tempo, ma l'approvazione finale dipende dai risultati dei colloqui politici ad alto livello. L'Egitto spera che il primo reattore entri in funzione nel 2024."
'via Blog this'
Nessun commento:
Posta un commento